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Cicatrice ipertrofica e cheloide

Aggiornamento: 9 apr

Le CICATRICI sono neoformazioni causate da un processo riparativo, per perdita di sostanza cutanea di natura traumatica o patologica, a carico del derma o dell'ipoderma. Infatti il processo di cicatrizzazione non è altro che la guarigione della pelle attraverso la formazione di tessuto connettivo cicatriziale, che se prodotto in eccesso può portare ad una cicatrice più grossa ed evidente. In particolare nelle cicatrici ipertrofiche e e nei cheloidi il collagene ed i fibroblasti continuano a moltiplicarsi anche oltre la rimarginazione della ferita, e questo processo porta ad un aumento eccessivo del suo volume.

Una cicatrice può essere secondaria a pustole (es. acne), a vescicole (es. varicella) o a bolle (pemfigoide cicatriziale). Nelle fasi iniziali e' spesso in rilievo e di colorito rosso, ma tende successivamente ad appianarsi, assumendo colorito bianco madreperlaceo.

In base alle loro caratteristiche morfologiche, le cicatrici possono essere definite:

  • depresse (o atrofiche)

  • rilevate (o ipertrofiche)

  • esuberanti a evoluzione espansiva (o cheloidee)

Il processo di cicatrizzazione può essere complicato da una serie di eventi, che intervenendo a carico della cute, possono portare a sviluppi differenti da un punto di vista clinico.

La CICATRICE IPERTROFICA può essere il risultato di un trattamento non appropriato di una ferita, come per esempio una operazione di sutura piuttosto grossolana, oppure una eccessiva tensione dei margini, o anche causa di una certa predisposizione genetica del soggetto. Nelle prime settimane, la cicatrice si presenta come un cordone in rilievo, di solito accompagnata da dolore. Col passare del tempo, le cicatrici ipertrofiche hanno una tendenza a regredire spontaneamente, processo che da un punto di vista istologico trova giustificazione nella ricomparsa delle fiabe elastiche e nel compattarsi delle fibre collagene.

Il CHELOIDE è un processo di ipertrofia con tendenza ad accrescersi oltre i bordi periferici a recidivare dopo asportazione chirurgica, con dimensioni sempre maggiori. Questa è la caratteristica che lo distingue dalla semplice cicatrice ipertrofica. Alla base della formazione del cheloide ci sono fattori di natura endogena (predisposizione razziale di soggetti di pelle scura) e fattori di natura esogena (eccessiva tensione sui bordi della ferita o altre condizioni che ne rallentano la guarigione). Inoltre esistono regioni corporee in cui, proprio per le caratteristiche strutturali di queste sedi, la probabilità del cheloide è molto alta (regione dello sterno, dorsale, cervicale, deltoide e lobo dell'orecchio). Esteticamente il cheloide si presenta come una tumefazione di color rosso acceso, di forma e dimensioni diverse, e solitamente maggiori rispetto alla lesione iniziale. In tutti i casi è presente dolore, sia spontaneo che indotto da pressione.

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